Thursday , 28 March 2024

Inter, Erik Thohir è il nuovo presidente: Moratti lascia dopo 18 anni

Cominciamo dalla fine. Da quella maglia n. 18 che il nuovo presidente dell’Inter, l’indonesiano Erik Thohir, ha consegnato al Presidente, Massimo Moratti, omaggiando i suoi anni di presidenza.

TUTTI GLI UOMINI DEL PRESIDENTE – Diciotto anni disperati e pazzi, fatti di vittorie memorabili e clamorose sconfitte. Diciotto anni di acquisti sbagliati, di allenatori esonerati, di polemiche. Diciotto anni di Ronaldo, Recoba, Ibrahimovic, Mancini, Mourinho, Eto’o, Zanetti, ma anche di Vampeta, Fadiga, Gresko, Brechet, Rocchi, Gasperini e Stramaccioni. Diciotto anni fatti di 5 maggio 2002 e 22 maggio 2010. Diciotto anni fatti di 5 scudetti (Giacartone compreso), 1 Champions League, 1 Mondiale per Club, 4 coppe Italia, 4 Supercoppe, 1 coppa Uefa.

Numeri e uomini di una presidenza che, comunque, rimarrà associata al nome di Massimo Moratti, da oggi presidente Onorario del club. Perché con l’assemblea straordinaria di questa mattina è stato sancito ufficialmente il passaggio del 70% della società alla cordata indonesiana guidata dal tycoon e dai suoi soci Rosan Roeslani e Handy Soetedjo.

IL NUOVO CDA – Ma bando ai romanticismi, andiamo ai fatti odierni. Moratti ci ha pensato a lungo – prima vendo, non vendo, poi lascio, non lascio – e alla fine ha deciso di fare spazio al futuro. Non sarà neanche membro del nuovo CdA, di cui invece farà parte il figlio Angelomario. Passaggio di consegne da Moratti a Moratti, nel segno di una tradizione che va avanti dal 1955. Insieme a Moratti jr., faranno parte del nuovo consiglio Rinaldo GhelfiAlberto Manzonetto, advisor della società che ha curato il trasferimento azionario. Questo l’organigramma completo: Erick Thohir, Rosan Roeslani, Handy Soetedjo, Thomas Shreve, Hioe Isenta, Angelomario Moratti, Rinaldo Ghelfi e Alberto Manzonetto.

A dire il vero – svela Moratti in apertura di conferenza stampa – Thohir aveva insistito sia con lui che con il figlio affinché potessero ricoprire il ruolo di presidente, ma “è giusto che chi si assume il rischio economico ricopra anche la carica più autoritaria. Credo che la carica di presidente onorario per me – continua Moratti – e quella di vicepresidente per mio figlio sia lo stesso qualcosa di molto importante per noi e ci permetterà lo stesso di stare vicino alla squadra e alla società”.

THOHIR, “TOP TEN E FAIR PLAY” – La parola poi passa al nuovo presidente, Thohir. Dietro al volto rotondetto si nasconde una persona decisa, che ha come primo obiettivo quello di riportare l’Inter tra i primi dieci club al mondo. Come fare? Spendere con oculatezza sul mercato – “il fair play finanziario va rispettato” – e rendere l’Inter un marchio da esportare ovunque.

MAZZARRI – Non farà rivoluzioni Thohir, anzi. Fiducia completa nell’operato di Mazzarri. “I primi tre mesi di Mazzarri hanno gettato le basi per il futuro. La sfida più grande sarà continuare per rendere l’Inter più competitiva. Ho fiducia nell’operato di mister Mazzarri, lavoreremo insieme a lui e alla squadra”.

DERBY E FACCHETTI – Le uniche parole che Thohir pronuncia in italiano sono queste: “Chi non salta rossonero è“. Sono parole che pesano, soprattutto per tifosi romantici e forse un po’ scettici riguardo al passaggio di proprietà – lo ha sottolineato anche Moratti – come quelli dell’Inter. Il tycoon poi si spinge ancora oltre, citando Giacinto Facchetti -indimenticata bandiera nerazzurra – e le sue parole “Il segreto di ogni trionfo è la forza della propria convinzione. Questo spianerà la strada per ogni successo dell’Inter”.

AMBIZIONI E PASSIONE – Convinzioni e passione. Queste componenti hanno fatto la differenza nella scelta di Moratti. “Thohir e i suoi soci portano ambizioni ed entusiasmo di paesi in crescita che possono portare un grosso vantaggio alla società. Era necessario passare ad un socio che potesse continuare a dar forza alla società”.

TIFOSI – Il numero di sostenitori deve aumentare per Thohir, soprattutto all’estero. Come? Con il business e il marketing, punto forte del tycoon indonesiano. “Vogliamo portare la nostra competenza commerciale ed unirla a quella della famiglia Moratti nel settore calcio”. Moratti, da parte sua, non si lascia benissimo con i tifosi nerazzurri, che gli hanno additato la maggior parte delle colpe per i recenti fallimenti della squadra, soprattutto nella gestione del dopo-Mourinho.

Ma un rapporto che dura da così tanto tempo è fatto di alti e bassi. E quello tra Moratti e la sua Inter è destinato a durare ancora a lungo. Nel frattempo: welcome, mister Thohir.

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