Alessia Filippi annuncia il suo ritiro a soli 25 anni, che nel nuoto è un’età già “alta” ma non così da portare nel ritiro. Anzi un’età che vede nel loro migliore momento moltissimi atleti. E invece non lo è per l’atleta romana che dopo anni di infortunio e di assenze dalla piscina era riuscita a qualificarsi alle recenti Olimpiadi di Londra. Si era presentata con i 200 dorso, ma uscì subito in batteria e li probabilmente è finita la sua carriera da nuotatrice.
“È arrivato il momento di dire basta” dice la Filippi con un po’ di amaro in bocca. “È una scelta difficile sono in questo mondo da sempre e questo sport è la mia vita. Purtroppo il momento di dire basta è arrivato e mi spiace dover prendere atto che la decisione non dipenda solo da me. Nell’ultimo anno ero tornata a gareggiare come civile per le Fiamme Gialle. Sono stati mesi per me fantastici, riuscendo ad ottenere la qualificazione olimpica a marzo. Evidentemente non è bastato per rientrare nei loro piani futuri. Mi è crollato il mondo addosso“. Una scelta quindi non voluta al 100% ma arrivata lo stesso e forse quasi dovuta. Ma non smetterà con il nuoto anche se continuerà solo per il piacere di farlo come lei stessa afferma: “Per me comincia una vita nuova, dove continuerò a nuotare, anche se per puro piacere e dove cercherò di trasmettere quei valori che mi ha insegnato lo sport condividendoli con le persone care e colleghi futuri“.
Chiude con alle spalle, anzi al collo, un mondiale vinto nei 1500 stile libero e un bronzo negli 800 stile a Roma 2009, ma anche un argento olimpico a Pechino 2008 sempre negli 800 stile libero oltre a tre titoli europei e 2 bronzi e addirittura 44 titoli italiani. Ha nuotato per Fiamme Gialle e Aurelia Nuoto, alla quale ha chiesto proprio un maxi risarcimento di 120mila euro.