Il Siena è a forte rischio fallimento. Il club toscano, retrocesso in serie B al termine dello scorso campionato, sta vivendo una crisi economica davvero molto preoccupante. Oggi, la società di Massimo Mezzaroma, doveva versare gli stipendi del primo trimestre 2013 (si parla di un importo di 8 milioni di euro), ma a quanto sembra, il bonifico che doveva sanare la situazione, non è arrivato. A questo punto, sembra certo che i toscani dovranno scontare una penalizzazione di due punti in classifica nel prossimo campionato di serie B, come previsto da regolamento in caso di mancato pagamento delle mensilità.
Ma la situazione del Siena potrebbe non fermarsi alla sola penalizzazione: entro la fine di giugno, i bianconeri devono trovare 10 milioni per ottemperare al pagamento delle restanti mensilità e per poter poi iscrivere la squadra al campionato cadetto. A Siena l’atmosfera è di quelle pesanti; nonostante il “paracadute” economico, proprio di dieci milioni, che viene concesso alle squadre retrocesse dalla A alla B (un cifra questa che sicuramente aiuterà nei pagamenti), in molti iniziano a temere il tracollo sportivo-finanziario che ha già colpito tante altre società italiane in questi anni.
Eppure, ieri il presidente Mezzaroma ha provato a rassicurare tutti, dicendosi certo dell’iscrizione del club alla prossima serie B e parlando in pratica di un dialogo avviato con la banca Mps, ex sponsor del Siena calcio. I rapporti tra la società bianconera e la banca si sono notevolmente raffreddati, ma ora si spera di trovare il modo per avere un finanziamento dal Mps, atto a coprire le spese. Basterà questo per salvare il Siena calcio dal baratro del fallimento societario?