Il Consiglio Direttivo della LND non ha apportato modifiche alla tanto discussa “Regola degli Under” che resterà invariata anche nella stagione 2015/2016.
Sia in campionato che in coppa ogni squadra dovrà dunque schierare obbligatoriamente – chi sbaglia è destinato allo 0-3 a tavolino – un ragazzo nato nel 1995,due nati nel 1996 ed uno nel 1997.
Non cambia nulla per una regola che è criticata da molti perché le squadre con poche risorse sono già abituate a puntare sui ragazzi fatti in casa. I club più blasonati invece non punteranno sui vivai ma stringeranno accordi con squadre di leghe superiori che forniranno ragazzi non abituati alla categoria.
Si corre da anni il rischio che giochino calciatori che hanno meriti “anagrafici” più che tecnici. I calciatoiri non eccelsi che militano in D da “Under” poi,una volta diventati “Over” finiscono prevedibilmente nei campionati regionali.
Spesso i più bravi possono andare direttamente in Lega Pro e l’obbligo dei 4 giovani in campo rishia di lasciare senza squadra diversi “vecchi” penalizzati dalla soppressione della Seconda Divisione di Lega Pro.
Se non altro l’aspetto positivo di questa regola è la necessità di 12 o 13 giovani in organico, ed una percentuale così ampia obbliga a non sbagliare le scelte. Anche per questo investire molti soldi in Serie D spesso non significa ottenere risultati.
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)