Non si smette di parlare di calcioscommesse e la notizia di oggi è una tentata o almeno premeditata estorsione bella e buona. Chi ci voleva provare sono esattamente Giuseppe Sculli e Safet Altic, il pregiudicato bosniaco al centro dell’inchiesta sul calcioscommesse. Sculli che all’epoca giocava nella Lazio cercò di ricattare Luca Toni (all’epoca alla Juventus) e durante una telefonata con Altic affermò di essere in possesso di foto compromettenti di Toni in atteggiamenti intimi con altre ragazze. Queste foto sarebbero state mandate alla fidanzata di Toni, la modella Marta Cecchetto, il tutto appunto per avere un “favore” dall’attaccante ex Bayern Monaco che così avrebbe potuto avere le foto. Tutta questa è però una messa in scena da parte di Altic che voleva inventarsi queste foto per mettere paura a Toni, ma Sculli dice di avere gli scatti in questione durante la telefonata che vi proponiamo sotto in cui Toni viene chiamato “Peperone” dalla nota canzone che gli dedicarono in Germania ai tempi della sua esperienza bavarese:
Altic: E che dice Peperone (Luca Toni, n.d.r.) ieri?
Sculli: Peperone è qua ancora… Ti giuro stasera lo vedo è rimasto qui, il coglione è qui. Mamma che coglione. Ha detto Carabinierovic ho detto se ti piglia Carabinierovic… Si incazza ehh? Ho detto guarda che le foto le ha ancora lui Sergio. No? Ti prego…
Altic: No non gli dire che non le abbiamo…
Sculli: No ma io ce le ho davvero le foto
Altic: Giuri?
Sculli: Te le giuro che le ho fratello
Altic (ride): Merda… Tienile comunque… Se non siamo più amici con questo peperone.
Sculli (ride)
Altic: Gli recapitiamo alla signora Marta… come si chiama
Sculli: Marta Cecchetto… Allora gli dico che domani pomeriggio passi tu da lei. Gli dico di aspettare dai..
Queste le intercettazioni in questione. L’avvocato di Toni ha subito messo in chiaro che il giocatore era all’oscuro di tutto, sia della tentata estorsione sia che in ballo c’era la sua fidanzata. La telefonata risalte al 3 maggio 2011,