In molti si chiedevano che fine avesse fatto Rino Gattuso dopo l’infortunio all’occhio subito in Milan-Lazio, prima giornata di serie A. Il calabrese si scontrò con Nesta causando il raddoppio biancoceleste. Dopo pochi minuti Ringhio abbandona il campo disorientato e spaventato dalla botta presa. Inizia un calvario e dura ancora oggi, fatto di visite, consulti ma nessuno riesce a capire che cosa ha l’occhio di Gattuso. Lui continua ad allenarsi ogni giorno mostrando tutta la sua grinta. I compagni gli stanno vicino, ma ogni giorno che passa il morale del calciatore si abbassa sempre più. Poi la diagnosi: paralisi del sesto nervo cranico. Una malattia molto rara probabilmente causata in parte dallo stress. In pratica il nervo bloccato limita l’azione del muscolo retto del viso e di conseguenza impedisce i movimenti dell’occhio e il bulbo oculare non si sposta dalla posizione centrale impedendo così una vista completa.
Lui giocherebbe anche con un occhio solo, sopratutto ora vedendo le difficoltà della squadra, ma non si può. E non si può sapere neanche i tempi di un recupero visto l’importanza dell’infortunio se così lo possiamo chiamare. Per il centrocampista si era pensato anche il peggio delle ipotesi perchè i suoi strani sintomi, strani e preoccupanti (vista sbiadita, mal di testa, perdita di equilibrio), non permettevano di capire l’entità della gravità. “Ogni volta che entrava in una risonanza magnetica si pensava al peggio” dice uno degli amici più stretti di Gattuso che poi aggiunge: “Non sappiamo ancora niente, ma sono sicuro che se si fosse trattato di qualcosa di grave Rino lo avrebbe già detto“.
Intanto però è stato scoperto il male ed è iniziata la terapia che per il momento sembra dare buoni risultati. Ma come già scritto il rientro ad oggi non è ipotizzabile e vista l’età non è da escludere anche un ritiro. Quel che è sicuro, conoscendo il giocatore, è che non si arrenderà facilmente e che ancora una volta tirerà fuori tutta la sua grinta da lottatore quale è.