Monday , 11 December 2023

Gasp, lo sfogo: “Mercato sbagliato. Perchè mi hanno scelto?”

Sono parole garbate ma pesanti quelle che Gasperini ha rilasciato al Secolo XIX, quotidiano di Genova con cui l’allenatore si è sempre tenuto in contatto nella sua esperienza all’Inter.

“Sapevano come giocavo, ma allora perchè mi hanno scelto?” ha detto il Gasp, che ha manifestato le sue perplessità sulle convinzioni della società nerazzurra di quest’estate. L’ex tecnico nerazzurro ha aggiunto di aver parlato per tre volte con i dirigenti nerazzurri in questo periodo, rispondendo a tono alle critiche sul suo 3-4-3.

Rapporto tutt’altro che sereno quindi quello con la società, cosa che non è stata mai fatta vedere in questo periodo (ricorda vagamente la gestione Benitez). Ma, ovviamente, non è solo colpa del tecnico se il rapporto non è idilliaco. I vertici nerazzurri erano consapevoli che la scelta di Gasperini era di ripiego e non erano ben disposti verso i radicali cambiamenti che voleva attuare.

Il rapporto solido Gasperini l’ha costruito, almeno a suo dire, con lo spogliatoio. “Sneijder è un uomo eccezionale, è venuto a salutarmi. Ho cercato di farlo giocare come play basso, poi più alto, vicino alla porta, le ho provate tutte. Non funzionava. Ma io non gioco con il trequartista”.

Caro Gasperini, ma se il trequartista è in squadra? La risposta è semplice: si vende. “Dopo Eto’o ho chiesto due giocatori che non sono arrivati. Si poteva vendere Sneijder e Pandev invece di regalarlo al Napoli” tuona Gasperini, sottolineando i limiti di Marco Branca in questa sessione di mercato (e non è la prima). Il tecnico di Grugliasco ha detto di aver chiesto Lavezzi e Palacio, ma per gli stessi motivi per cui è stato venduto Eto’o non sono arrivati.

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Come dire, Forlan, Zarate e Poli sono stati inutili. Non erano quelli che voleva.

Ma un cambio così radicale non può essere attuato in una sola sessione estiva, la squadra ne avrebbe risentito comunque. Per questa stagione bisognava adattarsi, tutti, a quello che si aveva a disposizione.

Ma l’Inter di questi tempi non crede più nei progetti. Che Ranieri sia solo uno delle tante marionette messe in panchina per coprire il fantasma di Mourinho?

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