Saturday , 20 April 2024

Il caso Carlotta Ferlito: razzismo o comprensibile sfogo?

Tiene banco nelle ultime ore il caso Carlotta Ferlito. Amareggiata per l’esito dei voti degli ultimi mondiali che nella gara della sbarra l’hanno relegata al quinto posto, la ginnasta catanese si è lasciata andare a dichiarazioni un po’ sopra le righe contro i giudici.

“E’ scandaloso: hanno aiutato l’americana solo perché è la campionessa mondiale. Che senso ha fare tanta fatica se poi succedono queste cose”.

E poi il commento nell’occhio del ciclone:

“La prossima volta mi tingo la faccia di nero (il colore della carnagione di Simone Biles, terza sui 10cm, ndr) così sono sicura di vincere“.

L’ultimo commento va forse legato al fatto che la terza classificata Simone Biles è di colore, ma più probabilmente va inteso in generale, come dire “di colore=americano=favorito dalla giuria”.

Ovviamente c’è chi non vedeva l’ora di gridare al razzismo (per noi si è trattato solo di uno sfogo post-agonistico, sicuramente infelice, ma comprensibile per chi ha fatto sport), inducendola a chiedere scusa con il seguente tweet:

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La traduzione: “Ho commesso un errore, non sono perfetta, ero nervosa e non pensavo davvero quello che ho detto. Mi scuso, mi dispiace”.

E quindi penso che possiamo anche chiuderla qui. La mania di urlare al razzismo per qualunque sciocchezza sta diventato veramente insopportabile.

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About Marco Ferri

Amante dello sport ma sopratutto appassionato di calcio e tifoso del Milan da sempre. Dal 2017 ho iniziato la mia avventura nel giornalismo sportivo, entrando a far parte della redazione di DirettaRadio.