Quasi per gioco e un po’ per curiosità abbiamo consultato la classifica dei social network, cioè quelle pagine che sono più seguite e quindi con più fan nel mondo. Diverse le categorie, come per esempio Team sportivi o atleti sportivi che hanno colto il nostro maggiore interesse. E come sempre in questi tipi di classifiche non facciamo una bellissima figura. L’unica squadra a salvarci è il Milan che con il suo impegno sui social network ha conquistato la top ten, cioè è nelle prime dieci posizioni. La squadra rossonera nella categoria “Top Social Network Sport Team” compare al posto numero nove con 28,50%  famecount, cioè un’indice che indica la popolarità dovuta a Facebook, Twitter e Youtube. Se consideriamo le sole società calcistiche allora il Milan guadagna una posizione, risultato ottava. Nei primi manco a dirlo, Real Madrid (55,87%),  Barcellona (54,45%) e Manchester United (47,84). Seguono Arsenal, Chelsea, Liverpool e Galatasaray. In quarta posizione, se consideriamo tutti gli sport, ci sono i Lakers, squadra della Nba. Per trovare altre italiane bisogna andare al 24° posto dove troviamo la Juventus e al 46° posto dove c’è l’Inter. Poi il vuoto fino alla Roma che con il famecount del 3.22% si piazza al 152° posto.

Tornando al Milan e alle squadre italiane in particolare, bisogna dire che Twitter nel nostro paese è poco diffuso. I rossoneri tenendo conto dei soli 6,248,519 fan su facebook sarebbero in settima posizione. Ma è su Youtube che il Milan va fortissimo: infatti il canale rossonero ha 53,138,090 visualizzazioni, secondo solo al Barcellona con 64,960,359 e davanti al Real Madrid con 44,841,169.

Dando infine uno sguardo agli atleti più seguiti non poteva non essere al comando Cristiano Ronaldo con famecount 72.62%, seguito da Kakà con 55.45% e Messi con 54.05%. Il primo giocatore di calcio della nostra serie A è l’interista Diego Forlan che con 27.61% si piazza al 26° posto. Ma per il primo italiano bisogna andare alla posizione 75 dove troviamo Alessandro Del Piero con 16.31% seguito da Chiellini al 120° posto e Giuseppe Rossi al 133° posto.