Da molti è definita come la rivoluzione del secolo per i diritti tv, almeno per quanto riguarda la Gran Bretagna. Quello che è successo a Karen Murphy ha dell’incredibile perchè da solo è riuscito a battere i colossi della Premier League. Ma cosa è successo? In poche parole calcio in televisione senza limiti territoriali.
La Corte di giustizia europea ha dato ragione a Murphy, titolare di un pub a Portsmouth, dopo essere stata interpellata dall’alta Corte di Londra che aveva accolto la denuncia della Lega inglese poichè i vari titolari dei pub, tra cui appunto Karen Murphy, per risparmiare qualche euro e permettere ai propri clienti di assistere alle partite della Premier League, si affidano a schede straniere, rilasciate da un ente di radiodiffusione ellenico agli abbonati residenti in Grecia, acquistando schede e decodificatore a prezzi più vantaggiosi di quelli chiesti da Sky, titolare dei diritti di ritrasmissione in Gran Bretagna. Da qui è iniziata la battaglia portata avanti e vinta da Murphy e i suoi legali. La sentenza arrivata oggi della Corte di giustizia europea recita: “Una normativa nazionale che vieti l’importazione, la vendita o l’utilizzazione di schede di decodificazione straniere è contraria alla libera prestazione dei servizi e non può essere giustificata né con riguardo all’obiettivo della tutela dei diritti di proprietà intellettuale, né dall’obiettivo di incoraggiare l’affluenza del pubblico negli stadi”. Di conseguenza chi compra una di queste tessere è libero di usarla dove vuole in uno dei 27 paesi dell’Unione Europea.