Ho il piacere e l’onore di conoscere Mario Scapini di persona, visto che per anni abbiamo frequentato lo stesso campo d’allenamento, ovvero il 25 Aprile di Milano, e quindi mi sento particolarmente felice e commosso per la notizia del suo ritorno all’attività agonistica dopo i fatti drammatici di cui è stato purtroppo protagonista.
Ecco la storia per chi non la conoscesse. Da anni Scapini, portacolori della gloriosa Pro Patria di Milano, è uno dei più forti protagonisti italiani degli 800 metri piani. L’anno scorso a ridosso dei Giochi di Londra ottiene addirittura il personale di 1’46″95 e sogna un posto alle Olimpiadi, ma… succede il patatrac.
Dolori sempre più forti lo bloccano, inducendolo a esami approfonditi, e si scopre che ha un linfoma maligno alle pareti dello stomaco. La storia è raccontata molto bene da Giorgio Rondelli sul Corriere, e lui lo conosce meglio di ogni altro, ma ciò che conta è che dopo 12 cicli di chemioterapia senza mai arrendersi, Mario ha cominciato a riprendere peso, riprendendo addirittura ad allenarsi e ottenendo l’abilitazione agonistica.
E con grande coraggio si butta in gara. Torna alle manifestazioni regionali, naturalmente, ma al Trofeo Volpi di Cernusco sul Naviglio arriva quinto e fa segnare un crono di 1’54″62 che vale un minimo per i mondiali per come è stato ottenuto.
Una storia bellissima che ha molto da insegnare a tutti noi. Grazie Mario e tieni duro. Sempre.