Wednesday , 24 April 2024

Via Ibra e Thiago Silva, il Milan ridimensiona bilanci e ambizioni: stagione grama per i tifosi


Ormai è praticamente fatta. Il Milan ha pressoché ceduto Ibrahimovic e Thiago Silva in accoppiata al Paris St. Germain. Impossibile a quanto pare rifiutare l’offerta da 62 milioni di euro di Leonardo, uno che era già odiato dai tifosi rossoneri e che ora farà meglio a non farsi più vedere in giro dalle parti di Milano.

Ma cosa è cambiato rispetto alla precedente offerta, rifiutata da Berlusconi? Semplice. E’ stato incluso anche Ibra e dunque anche il faraonico ingaggio che percepisce (12 milioni netti all’anno, il doppio lordi). Quindi, visto che a quanto pare Berlusconi sta pensando a tornare in politica in prima persona, ma non ha più una lira da cacciare nel progetto Milan, ora si guarda a risparmiare. Quanto? Vediamo.

Nelle casse rossonere affluirebbero 62 milioni per i transfer, più un risparmio di 24 + 12 (il doppio dei 6 milioni netti a stagione accordati a Thiago), per un totale di 96 milioni. Senza contare il risparmio per le prossime stagioni (un altro anno di contratto per Ibra + 4 per Thiago = 72 milioni).

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Fin qui il risparmio teorico, ora però questi giocatori andranno sostituiti. Con chi? Si parla di Tevez e Destro davanti. Dedè dietro. Tutta gente che costerebbe poco di transfer e non onerosissima come ingaggio. Ma anche gente che si deve inserire o dimostrare il suo vero valore data la giovane età (specie Destro). Vi ricordate di Gilardino? Sembrava il colpo del secolo e si è visto com’è andata a finire.

Insomma, Milan giovane, con un bilancio risanato, ma senza fuoriclasse. Sai che gioia per i tifosi, ormai certi di non poter competere non solo in Champions (cosa già chiara da prima) ma pure in campionato, contro una Juve rinforzatissima e forse persino contro l’Inter che si sta comunque muovendo meglio del club di via Turati. Chi ha voglia ancora di sottoscrivere un abbonamento? E Berlusconi non farebbe meglio a passare la mano se davvero non ha più voglia di ripianare i bilanci della società?

Ma quello che più spaventa i tifosi per il futuro è la mancanza di una strategia. Lo stadio e il merchandising, principalmente. Che poi sono due fattori strettamente uniti. Com’è possibile che ancora non si pensi a uno stadio di proprietà come ha fatto la Juve, con molta lungimiranza? La società del futuro per competere con i ricchi club spagnoli e britannici deve avere uno stadio suo, e una politica del merchandising che guardi ai mercati emergenti (Cina, Russia ecc.) Il Milan su questo è rimasto con una mentalità anni settanta. E così non si va da nessuna parte.

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About Luca Landoni

Giornalista pubblicista iscritto all'ODG Lombardia, mi occupo di sport, musica, spettacolo, politica, gossip e cultura: insomma, tutto e il contrario di tutto. Amante degli sport olimpici e del calcio minore. Ho praticato calcio, tennis, atletica leggera, tiro con l'arco, tennistavolo e Pokemon GO. Milanese emigrato, vivo in Trentino. Contatto: info@direttaradio.it