È una delle sentenze più significative della storia dello sport azzurro e del nuoto in particolare quella che ha emesso poco fa la prima sezione del Tribunale nazionale antidoping. L’accusato è infatti uno degli sportivi simbolo di questa disciplina negli ultimi anni.
Filippo Magnini è stato infatti squalificato per 4 anni, anche se sportivamente non sconterà nulla essendosi ritirato ormai da 12 mesi. L’ex nuotatore è stato dichiarato colpevole di aver violato l’articolo 2.2 del codice Wada (uso o tentato uso di sostanze dopanti). Con lui condannato a identica pena anche il collega Michele Santucci.
Magnini è stato campione del mondo nei 100 stile libero due volte consecutive, a Montreal 2005 e Melbourne 2007, ma va sottolineato che il procuratore Pierfilippo Laviani per lui aveva chiesto addirittura 8 anni. Decisivi nella vicenda i suoi rapporti con il medico Guido Porcellini, condannato a sua volta a 30 anni di inibizione.