Il mondo del calcio si sta lentamente e anno dopo anno sgretolando sempre di più. Da calciopoli del 2006 al calcioscommesse del 2011, per questa ultima botta che ha fatto traboccare il vaso e sopratutto ha fatto perdere le speranze di chi ancora credeva nella lealtà di questo sport. E dopo le ultime vicende che tra i vari arresti ha visto anche indagati due giocatori della Nazionale (Cristito e Bonucci), ha voluto dire la sua anche il premier Mario Monti che durante la conferenza stampa con Donald Tusk ha dovuto rispondere alla domanda di un giornalista che chiedeva un commento su quanto stava avvenendo in quello che una volta ero il gioco più bello del mondo. E Monti ha così risposto: “Non sto facendo una proposta e men che meno una proposta che viene dal governo, ma è un desiderio che qualche volta io, che pure sono stato molto appassionato di calcio tanti anni fa, dentro di me sento: se per due o tre anni per caso non gioverebbe molto alla maturazione di noi cittadini italiani una totale sospensione di questo gioco“. Poi una stoccata anche sull’economia del calcio: “Trovo inammissibile, e me ne sono occupato anche quando ero commissario europeo, che si usino soldi pubblici per ripianare società di calcio”. Ma questo forse fa parte di altri argomenti, sopratutto quando di soldi pubblici se ne spendono parecchi per tante altre cose inutili…e sopratutto persone inutili.